Bahrain-Merida, Purito Rodriguez fa un bilancio sul Giro con uno sguardo al Tour
Joaquim Rodriguez interviene per fare il punto in casa Bahrain-Merida. L’ex corridore della Katusha, ora inserito nello staff del team bahrenita, ha stilato un bilancio del Giro d’Italia 2017 del quale la sua squadra si è resa protagonista esaminando gli obiettivi che si aprono all’orizzonte per l’imminente Tour de France. “La Bahrain Merida al Giro d’Italia si è comportata come una squadra veterana, anche se è stata la prima nostra esperienza in una grande corsa a tappe – ha esordito e Rodriguez ai microfoni della trasmissione radiofonica Ultimo Chilometro – Lavorare con Nibali, corridore che ha vinto Giro, Tour e Vuelta, ha offerto molta sicurezza a tutto l’ambiente. Al Giro d’Italia la squadra era molto motivata e penso che fare podio al primo anno di attività del team sia un ottimo risultato”, ha quindi commentato lo spagnolo. Il bivincitore del Giro di Lombardia ha anche incensato il vincitore della corsa rosa Tom Dumoulin, palesandone i meriti: “E’ stato un percorso molto duro, soprattutto nell’ultima settimana. Dumoulin è stato bravissimo, senza dubbio ha vinto il corridore più forte, ha dimostrato di essere superiore anche quando ha perso qualcosa”.
Chiuso il capitolo Giro d’Italia, si apre quello relativo al Tour de France. Sprovvista di un uomo che può combattere per la vittoria della generale, la squadra diretta da Brent Copeland si concentrerà sugli sprint: “Al Tour de France punteremo forte su Sonny Colbrelli e credo che potrà puntare anche alla maglia verde”, sentenzia il catalano. Non mancano elogi e incoraggiamenti per il corridore bresciano, alla prima esperienza alla Grande Boucle: “Penso che Sonny sia un corridore che ha ancora margini di crescita: una squadra come la Bahrain Merida lo responsabilizza e lo mette in condizione di esprimersi al meglio nelle volate. Chiaramente non è facile imporsi in uno sprint al Tour de France, c’è sempre tanto stress in gruppo e la concorrenza è molto forte, ma come squadra puntiamo forte su di lui”.
Non solo in casa propria, ma il trentottenne guarda anche al di là della staccionata prendendo in esame ciò che potrebbe andare in scena fra i contendenti alla classifica generale. “Per la vittoria finale del Tour, a mio modo di vedere, il favorito numero uno è Chris Froome – prosegue – So che vuole provare a vincere anche la Vuelta, quindi probabilmente non lo vedremo pimpante già nelle prime tappe, ma farà un Tour in crescita. Penso che vedremo un gran bel Tour de France visto anche come sono andati forte al Delfinato Valverde, Porte e Fuglsang”, ha concluso quindi Purito.
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